(ANSA) – ROMA, 20 APR – Sarranno gli scambi con l’estero del
settore agroalimentare al centro del webinar organizzato
dall’Ismea nell’ambito della Rete Rurale Nazionale in programma
il 27 aprile alle ore 14.30. Un’occasione dove verrà presentato
il nuovo rapporto sull’internazionalizzazione con un’analisi
della struttura e delle dinamiche di medio periodo e uno studio
sulla performance competitiva nell’ultimo quinquennio. Il 2022,
infatti, evidenzia Ismea, segna un nuovo record per le
esportazioni che sfiorano i 61 miliardi di euro, in crescita del
14,8% rispetto al 2021; un risultato influenzato dalla forte
dinamica inflattiva e che ha inciso però soprattutto sul lato
passivo della bilancia commerciale, riportando in deficit il
saldo con -1,6 miliardi di euro. Quanto alle dinamiche
dell’ultimo anno, il principale mercato di destinazione si
conferma l’Ue che, con 35 miliardi, assorbe circa il 57% delle
esportazioni. Germania, Stati Uniti e Francia rimangono i
partner di maggior rilievo, con una quota complessiva del 37%.
Forte l’incremento delle esportazioni verso Ungheria, Polonia e
Repubblica ceca e Regno Unito, mentre è in controtendenza il
Giappone, dove pesa la riduzione delle forniture di tabacchi
lavorati e la Russia. Performance positiva per tutti i
principali comparti e categorie, con le uniche eccezioni, tra i
primi 20 prodotti esportati, di mele e uva da tavola. I vini in
bottiglia raggiungono 5,2 miliardi di euro di export (+6,6%),
grazie all’aumento dei prezzi che compensa largamente la
riduzione dei volumi (-2,3%); le esportazioni in valore delle
paste alimentari aumentano del 38,4% rispetto al 2021 e quelle
dei vini spumanti del 19,4%; crescono in misura consistente
anche le esportazioni di caffè torrefatto e di prodotti da
forno. Anche dal lato delle importazioni, l’Ue si conferma il
principale partner dell’Italia con una quota del 69% pari a 43
miliardi. Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi sono i
principali fornitori, ma spicca il Brasile dal quale l’Italia ha
aumentato di oltre il 50% le sue importazioni. (ANSA).