(ANSA) – MILANO, 14 APR – Salvaguardare l’ambiente, prestando
attenzione a ciò che viene messo in tavola e prediligendo
alimenti sostenibili. In un contesto in cui la domanda del
consumatore è cambiata, con più attenzione per il cibo salutare,
sostenibile e made in Italy, si inserisce anche il nuovo
percorso intrapreso dal brand Tigullio verso la sostenibilità.
Il punto di partenza è il suo ingrediente più prezioso, il
basilico: italiano, fresco e, soprattutto, da oggi proveniente
al 100% da agricoltura sostenibile.
Il basilico dei pesti Tigullio, infatti, è coltivato
garantendo i requisiti della certificazione di sostenibilità
Iscc Plus – International sustainability and carbon
certification -, uno standard di natura volontaria che permette
di monitorare il rispetto dei criteri di sostenibilità e
tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva alimentare: dal
metodo di raccolta a quello di lavorazione, fino alla tutela
della biodiversità, dedicando una percentuale dei campi per la
coltivazione di piante a fiore.
“I consumatori vogliono essere rassicurati sulla bontà delle
loro scelte alimentari e sul fatto che queste abbiano un impatto
positivo sul Pianeta”, osserva Francesca Sansò, marketing
director di Star Italia. “Ecco perché sempre più spesso
ricercano esperienze e sapori autentici, legati al territorio
italiano”.
Il rispetto nei confronti della terra, perseguito dal brand,
passa attraverso quello per la materia prima, per la
biodiversità e per i fornitori. “Abbiamo migliorato e
implementato tecniche specifiche, come l’irrigazione
localizzata, pensata per la riduzione del consumo d’acqua, e lo
studio dell’altezza perfetta per il taglio della pianta”, spiega
Giuseppe Bonati, agronomo, basilicoltore e storico fornitore di
Tigullio. “C’è molta attenzione anche alla rotazione delle
colture, per consentire alla terra di ripopolarsi di
microrganismi”.
Come sottolinea Andrea Drago, responsabile R&D Star, “una
volta tagliato, il basilico viene trasportato direttamente dai
campi al nostro stabilimento: qui viene lavorato appena
raccolto, questo è il segreto della sua freschezza”. (ANSA).