WASHINGTON – “Prima si riesce a mettersi al lavoro sulle modifiche” al Pnrr “meglio è”. Lo afferma il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni a margine dei lavori del Fmi rispondendo a chi gli chiedeva aggiornamenti sulle modifiche al Pnrr che il governo deve presentare. “Bisogna lavorarci il prima possibile e sono convinto che sia anche la consapevolezza del governo”, dice Gentiloni sottolineando “la sfida della crescita resta per l’Ue e per l’Italia fondamentale: non possiamo rassegnarci a un ritorno a una crescita a zero virgola in Europa, e questo richiede che si lavori sugli investimenti. E questo per l’Italia vuol dire Pnrr”.
“L’economia europea è in una condizione meno difficile di quanto si prevedeva qualche mese fa. Si prevedeva un inverno di recessione: la recessione non ci sarà, i prezzi dell’energia sono tornati a prima della guerra e che l’economia ha aggiunti 3,7 milioni di posti di lavoro rispetto al dicembre 2019″. Ha affermato Gentiloni a margine dei lavori del Fmi, sottolineando le banche europee “hanno un sistema più forte e robusto di 15 anni fa e hanno regolamentazione più severa di quelle americane. Il sistema è solido, quello europeo lo è in modo particolare, ma dobbiamo monitorare da visino l’evolversi della situazione. Siamo solidi ma ci sono sfide”, osserva Gentiloni.
“Non siamo spettatori neutrali, siamo alleati degli Stati Uniti”. Ha aggiunto Gentiloni a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale, rispondendo a chi gli chiedeva dei rapporti fra Ue, Cina e Stati Uniti e all’approccio ritenuto diverso fra la presidente della Commissione Ue e il presidente francese Emmanuel Macron nella recente visita cinese.
“Stiamo dialogando con le autorità americane. L’Europa da una parte fa i propri piani di politica industriale sulle tecnologie pulite, sui minerali rari, sulle cose su cui oggi bisogna puntare per l’innovazione. E al tempo stesso negoziamo con gli Stati Uniti di avere su alcuni di questi aspetti un trattamento che non sia discriminatorio. Devo dire che questo dialogo sta andando nella direzione giusta”. Ha continuato Gentiloni a margine dei lavori del Fmi rispondendo a una domanda sul protezionismo americano e sull’Inflation Reduction Act.
“Siamo tutti consapevoli che c’è una corsa a livello globale alle tecnologie pulite che riguarda paesi amici e quelli che competono. Penso che il dialogo che da qualche settimana si è avviato con gli Stati Uniti sia una condizione di evitare che questa competizione si trasformi in una guerra di sussidi discriminatori – osserva Gentiloni -. L’Ue farà politiche di sussidi ma non saranno discriminatori, soprattutto nei confronti degli alleati. Il dialogo sta procedendo bene, ne ho avuto conferma con i colloqui con Lael Brainard, la consigliera economica di Joe Biden. Era partita con una incomprensione maggiore e ora sembra che, pur rimanendo delle richieste da parte nostra, c’è un dialogo che funziona”, ha concluso il commissario Ue.