BRUXELLES – La Germania chiede che nella riforma del Patto di stabilità dell’Ue “in aggiunta alla regola sulla spesa” si garantisca “una riduzione concreta del rapporto debito/Pil” introducendo una “disposizione di salvaguardia” con un “calo minimo vincolante ogni anno”. Lo afferma in un documento (‘non paper’) diffuso in attesa della proposta della Commissione Ue. “Come limite minimo, si potrebbe prevedere ad esempio, che il rapporto debito/Pil debba diminuire di almeno 1 punto percentuale all’anno per gli Stati membri con un debito elevato”, afferma, e di almeno lo 0,5% per quelli con un debito pubblico oltre al limite del 60%.
Il documento “tecnico” inviato ieri dalla Germania alla Commissione e alle altre capitali elenca alcuni temi rilevanti identificati a valle delle intese raggiunte al consiglio Ecofin di metà marzo. Oltre alla regola sul taglio annuo del debito, chiede che venga prevista anche “salvaguardia ex post” per garantire l’efficacia delle nuove regole con una “clausola di revisione specifica, ancorata all’effettiva riduzione del rapporto debito/Pil”: Se non ci sarà un calo del debito il quadro riformato andrà rivisto dopo un periodo massimo di quattro anni.
Sempre rispettando la “salvaguardia” richiesta sul calo del debito, Berlino chiede di rafforzare gli incentivi a investimenti orientati al futuro prevedendo “una clausola di investimento limitata” che “tenga conto dei programmi Ue”. La Germania ritiene poi cha vada mantenuto il carattere “multilaterale delle regole di bilancio”, facendo riferimento con tale espressione al fatto che i piani fiscali dei singoli Stati membri non vengano concordati solo con la Commissione, e indicando la necessità di limitare “il margine di manovra discrezionale e le eccezioni”. Andrà poi mantenuta “invariata”, secondo la Germania, “la procedura per il disavanzo” in caso di violazione del criterio sul deficit (il 3% del pil). Per i Paesi con un rapporto debito/pil superiore al 60% “fattori significativi saranno presi in considerazione solo se il disavanzo rimane vicino al valore di riferimento e se il superamento del valore di riferimento è solo temporaneo”.