BRUXELLES – “Per il momento i progressi dell’Italia verso il raggiungimento delle tappe e degli obiettivi” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) “sono stati positivi”. Lo ha detto una portavoce della Commissione europea nel corso del briefing quotidiano con la stampa, interpellata sulla fiducia della Commissione circa le capacità dell’Italia di spendere tutti i 220 miliardi previsti dal Pnrr. “Per il momento l’attuazione del piano è in corso, come sapete stiamo valutando la terza richiesta di pagamento e abbiamo concordato un’ulteriore proroga e quindi presenteremo la nostra valutazione entro la fine di aprile“, ha ricordato.
I progetti sullo stadio di Firenze su quello di Venezia “non erano parte del piano di Recovery iniziale” dell’Italia, ha detto la portavoce in merito alle difficoltà sui due progetti nella valutazione in corso a Bruxelles sul via libera della terza tranche del Pnrr all’Italia.
Rispetto al Recovery dell’Italia “fino ad ora la valutazione è stata positiva ed è molto importante continuare una rapida ed effettiva attuazione del Pnrr, sia nell’ambito delle riforme che negli investimenti – ha spiegato anche la portavoce della Commissione -. Molti investimenti saranno fatti a livello locale”.
“Aumentare la capacità amministrativa per attuare queste misure è cruciale per assicurare un assorbimento soddisfacente dei fondi”, ha aggiunto. “Ci aspettiamo che il monitoraggio e il sistema di governance istituiti contribuiscano positivamente al processo di attuazione anche a livello locale – ha anche affermato – e siamo al corrente delle difficoltà ad assumere esperti tecnici e abbiamo scambi regolari con le autorità italiane per monitorare i progressi: accogliamo con favore il sistema centrale dell’assistenza tecnica, istituito ora, e speriamo che possa fornire il sostegno necessario alle amministrazioni che ne hanno bisogno”, ha poi sottolineato.
“Durante il periodo in cui stiamo valutando le richieste di pagamento non forniremo alcun commento sulle misure specifiche”, ha precisato. Nel Pnrr inizialmente concordato tra la Commissione e l’Italia, ha comunque spiegato, figurano tra le “tappe fondamentali i cosiddetti piani integrati urbani” e “la terza richiesta di pagamento include una pietra miliare relativa all’adozione di piani di investimento riguardanti progetti di rigenerazione urbana da parte delle città metropolitane”. I progetti “devono rispettare i criteri che abbiamo concordato nel piano, che è stato convalidato dagli Stati membri nella decisione di attuazione del Consiglio” e “devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate” e “rispettare l’obiettivo sociale della misura, questo è esattamente ciò che stiamo valutando al momento”.
“L’Italia sta finanziando e ristrutturando lo stadio di Firenze con risorse nazionali, e forse anche da qui viene la confusione“, ha segnalato. “Come parte del suo piano, l’Italia ha adottato una serie di piani di investimento, tra cui quello per Firenze, e include anche una proposta di intervento relativa allo stadio, fondamentalmente per integrare le risorse nazionali e attualmente stiamo esaminando tutti questi piani di investimento perché sono collegati alla terza richiesta di pagamento”.