BRUXELLES – A marzo 2023, l’indicatore del sentimento economico (Esi) è diminuito marginalmente sia nell’Ue e sia nell’area dell’euro (-0,3 punti a 97,4 nell’Ue e 99,3 nell’area dell’euro). Anche l’indicatore delle aspettative occupazionali (Eei) è risultato marginalmente inferiore (-0,1 punti a 107,6 nell’UE e -0,3 punti a 109,0 nell’area dell’euro). Lo riferisce la Commissione europea.
Questo mentre gli economisti della Banca centrale europea nel nuovo bollettino economico riportano che “il protrarsi di tensioni elevate nei mercati finanziari” è uno dei “rischi al ribasso” per l’inflazione, “che potrebbero accelerare la disinflazione”. Secondo i tecnici, un indebolimento della domanda, “per effetto di un più marcato rallentamento del credito bancario o di una trasmissione della politica monetaria più intensa rispetto alle attese”, contribuirebbe ad alleviare la pressione sui prezzi soprattutto nel medio periodo.