BRUXELLES – Sui fondi del Pnrr “cosa fa un governo saggio, li da più alle realtà locali e a quelle che hanno un track record secondo cui possono investire. Io dico: se ci sono dei residui, dateli a Milano. Sembro un provocatore, ma non lo sono perché ci sono una serie di progetti che ho nel cassetto e che, se mi fossimo finanziati, io ce la faccio entro il 2026. Le parole di Fitto di ieri” sui ritardi sul Piano “suonano un po’ come una resa ma siccome siamo ancora in tempo estendiamo a tutti l’operazione verità e diamo i fondi a chi li sa investire”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando con i cronisti al Parlamento europeo.
“Un paio di settimane fa abbiamo avuto un incontro, anche fruttuoso con il ministro Fitto a livello di direttivo dell’Anci. Fitto è venuto da noi e ci ha detto ‘guardate, qui non possiamo perdere fondi e quindi è meglio che tutti facciano una operazione verità e comunichino al governo cosa possono fare e cosa non possono fare. Io ho risposto: ‘guardi, caro ministro, quello che so è che l’Italia nel 2019 aveva investito a livello centrale attraverso i ministeri cinque miliardi all’anno”, ha spiegato Sala. E le risorse “non erano legate solo alla disponibilità di fondi, ma anche alla capacita’ di delivery delle gare. Una stazione appaltante è un sistema che avvia una gara, l’aggiudica, probabilmente si becca un ricorso poi va avanti. Cinque miliardi, poi te ne trovi 220. Cosa fa un governo saggio? Semmai li dà più alle realtà locali e soprattutto le dà a quelle che hanno un track record secondo cui possono investire”, ha aggiunto.