BRUXELLES – “Pochissimi Stati membri mantengono le loro promesse” sull’aiuto pubblico allo sviluppo e, senza l’impegno dei maggiori contributori come Germania e Francia, l’obiettivo di portare l’Aps collettivo allo 0,7% del reddito nazionale lordo Ue (Rnl) entro il 2030 “non sarà realizzabile”. E’ quanto denuncia la confederazione delle ong europee di emergenza e sviluppo Concord nel suo rapporto AidWatch.
Gli investimenti dei governi per l’aiuto allo sviluppo erano “in declino” già prima della pandemia, spiega Concord, sottolineando che “nel 2019, nonostante un moderato aumento di 3 mld di euro, l’Aps è diminuito per il terzo anno consecutivo in proporzione all’Rnl dell’Ue”. In particolare, Parigi e Berlino non hanno raggiunto l’obiettivo nel 2019, fermandosi rispettivamente allo 0,33% e 0,47%.
Con “l’attuale tasso di crescita, lo 0,7% dell’aiuto reale” collettivo Ue “non sarà raggiunto prima del 2070”, mettendo a rischio anche il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, sottolinea l’associazione, auspicando che gli Stati membri “aumentino drasticamente i loro sforzi” così da “aiutare” anche i Paesi in via di sviluppo ad “affrontare le conseguenze economiche e sociali della pandemia”.