BRUXELLES – Quando il vaccino per il Covid-19 sarà disponibile, “tutti gli Stati membri vi avranno accesso nello stesso momento, sulla base della popolazione” ma “nelle prime fasi, in attesa di un aumento della produzione, il numero complessivo di dosi sarà limitato, e per questo occorrerà dare delle priorità”. Lo ribadiscono fonti Ue, ricordando la strategia per le vaccinazioni pubblicata dalla Commissione europea il 15 ottobre. Tra le categorie a cui dare priorità: i lavoratori della sanità, persone a rischio a causa di patologie pregresse, gruppi socio-economici più svantaggiati, e lavoratori essenziali.
“Serve una Unione dei test e dei vaccini. Davanti a questa crisi eccezionale i leader dei 27 vogliono rafforzare il coordinamento europeo”. E’ quanto scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in vista della videoconferenza che si svolgerà giovedì tra i leader europei per fare il punto della nuova emergenza sanitaria e per arrivare a un maggiore coordinamento delle azioni messe in campo per affrontarla.
“La seconda ondata di Covid-19 è ora su di noi. Ancora una volta, l’intera Europa è colpita. Nel giro di poche settimane, la situazione è passata da preoccupante ad allarmante. Dobbiamo evitare una tragedia“, ha detto Michel, sottolineando che “di fronte a questa crisi eccezionale, dobbiamo agire con rapidità e determinazione. Negli ultimi mesi abbiamo assistito sia a sconfitte sia a successi. Ma la tempesta non è finita. Siamo tutti sulla stessa barca. È in quest’ottica che devono essere avviate le riunioni periodiche dei membri del Consiglio europeo, la prima in videoconferenza giovedì 29 ottobre”.