BRUXELLES – “Un’iniziativa europea” per la gestione e il recupero degli npl “tramite un meccanismo armonizzato potrebbe essere uno strumento utile per far fronte al prevedibile aumento” dei crediti deteriorati in Ue: così il presidente dell’autorità di supervisione delle banche della Bce, Andrea Enria, intervenendo alla commissione Economica del Parlamento Ue, a proposito della possibile creazione di una ‘bad bank’ europea. “Ci aspettiamo un aumento degli npl, in particolare una volta scadute le misure di sostegno pubblico, come la moratoria dei pagamenti”, ha sottolineato Enria.
Le misure straordinarie approvate dalla Bce “hanno creato una percezione nel settore bancario secondo la quale ci siano meno rischi e ci sia meno volatilità anche in futuro rispetto alla situazione effettiva. Penso sia importante, invece, chiarire che siamo in una situazione straordinaria e che i rischi potenziali sono enormi per il futuro e chiediamo alle banche di tenerne conto nelle prossime settimane e mesi“, ha detto Enria rispondendo ad una domanda degli eurodeputati.
Oltre alla crisi causata dal Covid19, le banche europee sono sempre più chiamate a far fronte a rischi “sostanziali” associati al clima: “la sfida è quella di rivisitare le prassi tradizionali di gestione del rischio e garantire che siano adeguate a gestire l’esposizione al rischio climatico”, ha detto il presidente dell’autorità di supervisione delle banche della Bce, Andrea Enria, parlando alla commissione Economica del Parlamento Ue. “Ci aspettiamo che le banche comincino a lavorare sulla loro capacità di promuovere la trasparenza nelle informazioni” relative ai rischi “legati al clima”, ha sottolineato Enria, annunciando che la Bce pubblicherà “entro la fine dell’anno” una guida sulle prassi da seguire e “a partire dall’anno prossimo” avvierà dei dialoghi di vigilanza con gli istituti per discutere “come le loro prassi siano all’altezza delle aspettative previste dalla guida”.
