BRUXELLES – Dal “reddito universale”, alle “visione del futuro”, al ruolo dello stato” fino alla semantica. Sono i temi toccati nel suo intervento da Beppe Grillo al secondo incontro virtuale del ciclo di dialoghi pubblici – Idee per un nuovo mondo – promossi dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli e dal titolo “Sarà l’Europa il motore della trasformazione verde e socialmente giusta?”. “Ursula ha detto cose straordinarie, finalmente dopo 20 anni ha parlato energia rinnovabile”, ha esordito così il comico genovese, collegato in video con il Parlamento europeo chiedendo all’Europa di avere una “visione” del futuro.
“Oggi è difficile dire qualcosa di chiaro. L’assurdità che stiamo vivendo la possiamo determinare da cosa? Partiamo dalla semantica, le parole, pil, crescita, crescita circolare, sono parole che non vogliono più dire quello che volevano dire, crescita di che cosa? Stiamo ancora oggi con economisti laureati su libri di 50 anni fa” ha detto Grillo.
“Quando usiamo un referendum usiamo il massimo della espressione democratica, e per me la domanda andare a votare si o no alla riduzione dei parlamentari – per me che non credo più in una forma di rappresentanza parlamentare ma credo nella democrazia diretta fatta dai cittadini attraverso i referendum -, è come fare una domanda ad un pacifista di essere a favore o meno della guerra”.