In immersione nell’area marina protetta “Regno di Nettuno” per raccontare le meraviglie della biodiversità di Ischia e Procida: la terza edizione del “BlueBlitz” ha coinvolto subacquei professionisti e amatori allo scopo di catturare fotograficamente le specie che popolano il mare che bagna le due isole.
Il 19 e 20 agosto, con l’ausilio del Circomare Ischia, l’area marina protetta ha organizzato due giorni di immersioni guidate che hanno restituito un piccolo censimento della vita sommersa. Il bellissimo corallo rosso, lo spettacolo delle gorgonie, ma anche aragoste e polpi, il caleidoscopio di colori della donzella pavonina e l’incanto delle pareti della Secca delle Formiche, uno dei luoghi più apprezzati da chi fa immersione nel Mediterraneo. E nei giorni scorsi erano stati osservati tursiopi e grampi.
Con i nuclei subacquei di Guardia Costiera e Carabinieri, hanno preso all’evento le sezioni di Procida e Pozzuoli della Lega Navale Italiana, l’associazione Nemo, l’A.N.S. Diving, il Centro Sub Campi Flegrei, Vincenzo Morgera e il biologo marino Guido Villani, che aveva già documentato la biodiversità del Regno di Nettuno durante il lockdown.
“Raccontare e divulgare la bellezza del mare del Regno di Nettuno vuol dire far comprendere anche al grande pubblico l’importanza della tutela e della salvaguardia di un’area del genere, una cui piena valorizzazione può aiutare anche l’economia turistica delle isole“ spiega il direttore dell’Amp Antonino Miccio.
Al BlueBlitz ha preso parte anche il comandante generale della Guardia Costiera, Giovanni Pettorino, che ha sottolineato quanto importante sia, per luoghi di altissimo pregio naturalistico come le isole del Golfo di Napoli, l’installazione dei campi boe: “Questa estate molti hanno scelto la barca per garantirsi il distanziamento e la sicurezza sanitaria ma aumentando a dismisura il numero di unità da diporto concentrate in zone con ecosistemi marini unici e molto fragili e bisogna porvi rimedio. I sindaci di Ischia e Procida possono contare sulla collaborazione dell’Area Marina Protetta e del suo direttore, che vanta una esperienza specifica nella gestione delle aree marine. Le capitanerie di porto del Golfo daranno tutta l’assistenza possibile alla realizzazione di questi strumenti”.