Pur essendo da tempo in malferma salute, Yoko Ono continua ad essere ancora attiva. La 87enne vedova di John Lennon ha creato due grandi stendardi, i primi firmati da un’artista nella storia del museo, appesi da oggi sulla facciata principale sulla Quinta Strada. L’opera, intitolata “Dream Together (2020)”, offre a New York e al mondo un messaggio di speranza e di unita’. Creati da Yoko in risposta alla crisi del COVID-19, i due stendardi sono composti con lettere nere su fondo bianco e le parole “dream” e “together”. Sognare insieme: questo il messaggio lanciato a passanti e visitatori da dove usualmente, prima della pandemia, gigantesche immagini invitavano a visitare le piu’ importanti mostre temporanee ospitate dal Met.
La stessa Yoko, che quest’anno celebra i 50 anni dell’album John Lennon/Plastic Ono Band’, ha spiegato il significato della sua creazione che si aggiunge alle mascherine d’artista anti-Covid “A Piece of the Sky”, disegnate per il MoMA: “Quando sogniamo insieme, creiamo una nuova realtà. Il mondo ha sofferto terribilmente, ma siamo insieme, anche se a volte e’ difficile vederlo, e la sola via di uscita dalla crisi sara’ insieme.
Ognuno di noi ha il potere di cambiare il mondo”.
L’opera di Yoko dialoghera’ fino al 13 settembre con le cariatidi di bronzo “The NewOnes, will free Us (2019)”, quattro monumentali sculture dell’artista kenyota-americana Wangechi Mutu posizionate da un anno nelle nicchie della facciata Beaux Art del museo che di recente ne ha acquistate due per le sue collezioni permanenti.
Per il presidente del Met, Daniel Weiss, l’installazione e’ “un simbolo della vita che sta tornando a New York”. Dopo aver ricevuto luce verde dal governatore Andrew Cuomo la scorsa settimana, il museo riaprirà al pubblico il 29 agosto con orario e accessi drasticamente ridotti e Max Hollein, il suo direttore, ha definito l’opera di Yoko “un urgente, poetico messaggio di unita’, positivita’ e aspirazioni”.
“Mentre il mondo comincia a uscire lentamente da questo tempo di angoscia, incertezza, isolamento, ‘Dream Together’ ci invita a onorare le sfide, le sofferenze e le perdite ispirando speranza e riconoscendo connessioni”, ha detto Hollein osservando che “per 150 anni il Met e’ stato il luogo dove entrare in comunione con la nostra cultura locale e con le culture del mondo. Speriamo che quest’opera commovente e ottimista mandi un segnale di resilienza e di unita’ per tutti”.
(ANSA).
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