Due exploit già li ha messi a segno, eliminando dalla Champions prima la Juventus e poi il Manchester City. Per questo il Lione di Rudi Garcia fa tremare pure il Bayern: nella bolla portoghese i francesi-rivelazione di questa coppa agostana dell’era Covid sono però chiamati all’impresa delle imprese perché l’ultimo ostacolo prima della finalissima è quel Monaco costruito per vincere la coppa, capace, tra gli altri, di umiliare il Barcellona con una goleada senza precedenti. I bavaresi a questo punto sono i favoriti per il trionfo finale, ma il tecnico Hansi Flick non si fida dell’avversario in panchina, perché sotto i colpi dell’Olimpyque di Garcia sono cadute due delle big. “Ho studiato il Lione: è molto forte in difesa, anche se sa come attaccare. Ma il Bayern vuole la finale, e sa cosa deve fare, anche se non sarà facile: bisognerà dare il cento per cento” dice alla vigilia l’allenatore del Bayern. I tedeschi hanno nel mirino il trionfo finale e Flick ha lavorato a tutti i dettagli per fermare il Lione. “Sono impressionato da come la squadra si è allenata – ha dtto dopo la rifinitura di Lisbona – Anche Pavard ha lavorato bene, non ha ancora recuperato dall’infortunio al punto da poter giocare dal primo minuto, ma è un’opzione per la partita”. Sul Lione ha messo in guardia anche Gnabry, presente con il tecnico alla consueta conferenza stampa. “Sono molto forti, so che la partita non sarà facile. Sono stati capaci di eliminare la Juventus e poi il Manchester City – dice il giocatore -, bisogna essere molto concentrati e stare attenti dal primo minuto. Siamo i favoriti ma nulla è deciso. Siamo la migliore squadra in Europa e vogliamo questo titolo, sarebbe il coronamento di una stagione fantastica”.
Per Garcia invece un altro Everest da scalare. Lo sa l’ex tecnico della Roma, ma i successi clamorosi messi a segno finora hanno aumentato l’appetito del Lione. “Juve, City, Bayern sono squadre costruite per vincere la Champions: ma non c’è due senza tre. Speriamo che il detto funzioni” aveva detto l’allenatore dopo aver buttato fuori i Citizens di Pep Guardiola. E non ha cambiato prospettiva a poche ore dal match con i bavaresi: “Affrontiamo una squadra fortissima, ma ce l’abbiamo fatta anche con Juve e City: dobbiamo tenerci stretta questa fiducia, e fare leva sui risultati ottenuti finora. Sappiamo che dobbiamo essere concentrati su ogni centimetro se vogliamo uscire con la finale in tasca. Non è che possiamo solo difendere, dobbiamo usare bene la palla in modo intelligente”. Garcia ha studiato al dettaglio l’avversario. “Il Bayern è una squadra che segna spesso nei primi venti minuti perché fa un pressing impressionante, dobbiamo passare questa fase di turbolenza. Dobbiamo sorprenderli, giochiamo da outsider”. Garcia cerca il colpo e dall’Italia sono in tanti a fare il tifo per il suo Lione. “Ho ricevuto 500 messaggi, mi sento onorato, fiero di avere gente così al mio fianco”.