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MotoGp Austria: dopo pauroso incidente, moto di Morbidelli e Zarco attraversano la pista e sfiorano Rossi e Vinales

Spettacolare incidente, che poteva causare una tragedia ma fortunatamente si è risolto senza gravi danni, durante il Gran premio della MotoGp in Austria. Dopo un contatto tra Zarco e Morbidelli le moto dei piloti hanno carambolato più volte, attraversando in volo la pista, proprio sulla traiettoria di Valentino Rossi e Maverick Vinales, sfiorandoli ma senza colpirli. Zarco si è rialzato subito, Morbidelli è stato sottoposto ad una Tac di controllo, ma è uscito dal centro medico del circuito sulle proprie gambe.

La gara poi è ripresa ed è stata vinta da Andrea Dovizioso su Ducati. Seconda la Suzuki dello spagnolo Joan Mir, terza un’altra Ducati, quella dell’australiano Jack Miller.

Le altre tragedie sfiorate nel weekend

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 San Colombano, patrono dei motociclisti, oggi aleggiava sullo Spielberg. Solo così, e con la tecnologia al servizio dei piloti, si può spiegare il doppio miracolo che ha evitato conseguenze tragiche dopo gli spaventosi incidenti nelle gare di Moto2 e MotoGp, interrotte dalla bandiera rossa. Hafizh Syahrin, 26 anni, decima stagione nel motomondiale, deve la vita ad una buona dose di fortuna, all’abilità dei colleghi che gli sono sfrecciati intorno, riuscendo a schivarlo mentre lui rotolava sull’asfalto del Red bull Ring e, ultimo ma non ultimo, all’airbag che dal 2018 è obbligatorio in tutte le categorie. Nella MotoGp è stata invece una enorme dose di fortuna a far sì che le moto di Johann Zarco e Franco Morbidelli, impazzite dopo un contatto, abbiano solo attraversato le traiettorie di Valentino Rossi e Maverick Vinales, senza toccarli. Soprattutto il primo, che s’è visto sfrecciare a pochi centimetri dal casco i 160 chili della Yamaha di Morbidelli. Il francese è ha riportato una forte escoriazione ad un fianco. L’italiano è stato sottoposto ad una tac. Nessun danno grave, ma resterà 24 ore in osservazione.

In Moto2 è stato probabilmente l’airbag inserito nella tuta – capace di gonfiarsi in 15 millisecondi per proteggere schiena e cassa toracica – ad evitare danni peggiori a Syahrin. Involontario innesco della carambola è stato Enea Bastianini, vittima di un highside durante il quarto giro. Il pilota riminese è riuscito ad allontanarsi indenne, mentre la sua Kalex restava pericolosamente a centro pista. Diversi corridori sono stati bravi ad ad evitarla. Non ha potuto fare nulla Syahrin, che si è trovato la visuale coperta fino all’ultimo e l’ha centrata in pieno, a quasi 200 km/h, volando in alto e ricadendo pesantemente al suolo, mentre frammenti dei mezzi coinvolti partivano in tutte le direzioni. Ma l’improvvisa decelerazione aveva già provveduto ad innescare il dispositivo che ha salvato Syahrin, liberano il gas contenuto in una piccola bombola che ha gonfiato la tuta e fatto da scudo al busto. Syahrin è stato subito caricato su un’ambulanza e trasportato al centro medico del circuito. Viste le immagini dell’incidente, è parso un miracolo apprendere che non aveva mai perso conoscenza e rispondeva alle domande dei medici. La tac ai femori ed al bacino ha escluso fratture. Quindi è stato trasferito nel centro traumatologico di Spielberg per ulteriori esami che hanno evidenziato una forte contusione al bacino.

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