Divieto di viaggi non essenziali verso Bruxelles e quarantena per chi torna dalla capitale belga in Olanda. È quanto ha deciso il ministero degli esteri olandese – secondo quanto riportano i media – inserendo Bruxelles nella lista delle zona e dei Paesi arancioni, cioè a rischio elevato. Lo stesso provvedimento era stato preso per Anversa qualche settimana fa. Il Belgio ha visto un’impennata dei contagi nelle ultime settimane, tanto da rendere obbligatorio l’utilizzo della mascherina in città. Il ministero olandese ha messo nella lista arancione anche Parigi, Madrid e Ibiza.
Intanto sono oltre 30.000 i cittadini britannici rientrati precipitosamente in patria in treno dalle vacanze francesi prima che scattassero – alle 4.00 ora di Londra del 15 agosto – le nuove regole sulla quarantena per chi era soggiornato in Francia. Lo fa sapere, citato da Bbc, la società che gestisce l’Eurotunnel ferroviario sotto la Manica, che rivela di aver dovuto incrementare del 30% il suo servizio, con l’aggiunta di 22 treni, data l’eccezionalità delle circostanze, in aggiunta al periodo già normalmente trafficato. I treni-navetta hanno caricato 11.600 automobili supplementari, ha spiegato Yann Leriche, Ceo della società gestrice, Getlink, che ha parlato di “notevole successo” dell’operazione.
Intanto il governo danese ha annunciato che dal 22 agosto sarà obbligatorio indossare le mascherine sui mezzi pubblici al fine di contenere la diffusione di una seconda ondata di coronavirus. Fino a oggi l’obbligo c’era soltanto in sei città tra le quali Aarhus, la seconda della Danimarca, dove la circolazione del virus è ancora importante. La premier Mette Frederiksen ha invitato i danesi a non abbassare la guardia e a rispettare le regole di distanziamento sociale e di igiene. “È importante considerare la mascherina come un complemento”, ha insistito. In Danimarca sono stati registrati in totale 15.859 casi di Covid-19 e 621 decessi.