BELGRADO – Si terrà con ogni probabilità il 7 settembre a Bruxelles una nuova sessione del dialogo al vertice fra Belgrado e Pristina, ripreso il 16 luglio scorso dopo una interruzione di venti mesi. Lo ha detto oggi il presidente serbo Aleksandar Vucic, che ha annunciato la sua presenza al nuovo round negoziale con la dirigenza kosovara. Parlando in una conferenza stampa, Vucic ha sottolineato che a tale riunione chiederà espressamente l’attuazione dei punti contenuti nell’accordo dell’aprile 2013, a cominciare dalla creazione della Comunità delle municipalità serbe in Kosovo, un punto questo centrale per Belgrado ma che è rimasto lettera morta per il rifiuto di Pristina di realizzare una misura a suo dire contraria alla costituzione del Kosovo. “Il 7 settembre, quando credo che vi sarà la nuova sessione di dialogo, la parte serba da me rappresentata chiederà l’attuazione dell’accordo del 2013 sulla creazione della Comunità delle municipalità serbe, un accordo che fu firmato sotto l’egida della Ue”, ha detto Vucic.
Il dialogo tra Belgrado e Pristina si tiene dal 2011 con la mediazione dell’Unione europea. “Noi non intendiamo ritirarci dal dialogo, ma vogliamo un dialogo reale e concreto e non un negoziato nel quale ogni giorno ci ripetono che dobbiamo riconoscere il Kosovo”, ha affermato il presidente. “Ciò che mi preoccupa è che noi non parliamo di problemi reali e sostanziali, ma si pensa solo a come definire nuove carte e documenti”. Vucic ha quindi condannato duramente una nuova norma sulla difesa dei valori dell’Uck varata di recente in Kosovo e che introduce a suo avviso il delitto di parola e il divieto di pensare in modo diverso, punendo chi dovesse criticare o offendere l’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), la guerriglia indipendentista albanese che combattè contro i serbi nella guerra del 1998-1999.