Connect with us

Hi, what are you looking for?

Italiani

La salute mentale prima del Covid-19

Anche prima dell’emergenza Covid-19 la salute mentale in Italia non brillava. Le battaglie degli anni Settanta hanno avuto il grande merito di portare alla chiusura dei manicomi, ma i periodi che si sono susseguiti, purtroppo, non sono stati all’altezza delle aspettative. Si voleva costruire una salute mentale che mettesse al centro la persona sofferente e la sua famiglia, all’interno di una comunità solidale e accogliente. Fatti salvi pochi centri di eccellenza e tante piccole iniziative lodevoli,anche se marginali, nelle politiche generali di salute mentale l’Italia al giorno d’oggi non mette al centro la persona sofferente, il suo sapere esperienziale, i suoi bisogni, non punta sul suo coinvolgimento attivo e su percorsi di recovery. Forse anche per il fatto che nel nostro Paese viene investito appena il 3% del Fondo sanitario nazionale in questo ambito, mentre in altri Paesi europei (Germania, Francia, Inghilterra) questa percentuale oscilla tra il 10 e il 15%. Ma non è solo una questione di soldi (per quanto importanti). È una questione culturale nella quale a dominare è ancora il sapere dei medici rispetto a quello degli utenti e dove le procedure standardizzate, quasi sempre appiattite verso il basso, vengono preferite a soluzione innovative, coinvolgenti, aperte e talvolta anche convenienti da un punto di vista economico.

Advertisement

You May Also Like

Mondo

(ANSA) – ROMA, 30 NOV – I piani per una dura repressione degli uiguri in Cina sarebbero collegati ai più alti livelli della leadership...

In primo piano

Il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che lo sviluppo scientifico e tecnologico deve mirare alle frontiere scientifiche globali, servire il principale campo di...

Italiani

(ANSAmed) – TEL AVIV, 15 FEB – Un calo del 94 per cento dei casi sintomatici di Covid è stato rilevato fra quanti sono...

In primo piano

Più di 5,000 persone sono rimaste ferite nell’esplosione di martedì (4 agosto) al porto di Beirut e fino a 270,000 sono rimaste senza case...