Un aggiornamento al sistema di tracciamento del contagio del coronavirus, su cui si basa anche l’app Immuni, che prevede l’interoperabilità tra i diversi Paesi che l’hanno adottato. E’ la novità che arriva da Apple e Google – che a maggio scorso hanno lanciato la piattaforma – dopo il feedback degli ingegneri delle due società con i governi e le autorità sanitarie pubbliche nazionali. Al momento sono in 16 ad usare questo sistama, compresa appunto l’Italia.
Oltre all’interoperabilità tra i diversi paesi che hanno adottato il sistema, le due società hanno apportato altre novità. Ad esempio, quando viene rilevata un’esposizione, le autorità sanitarie pubbliche hanno ora maggiore flessibilità nel determinare il livello di rischio associato a tale esposizione sulla base delle informazioni tecniche fornite dalla piattaforma. E questo grazie anche ad una maggiore calibrazione del Bluetooth per migliorare il rilevamento dei dispositivi vicini. Sono state migliorati – spiga un post di Google – anche alcuni strumenti per gli sviluppatori e alcune informazioni come la trasparenza e il controllo per gli utenti.
Google fa inoltre sapere che i team di ingegneri hanno lavorato alla nuova versione del sistema operativo Android (Android 11) in modo che gli utenti possano utilizzare le app di notifica senza attivare la localizzazione del dispositivo.