ROMA – Nuovo anno in casa Fiorello. E sì, perché se lo showman Rosario è stato ufficialmente confermato alla prossima edizione di Sanremo, con l’amico di sempre Amadeus conduttore e direttore artistico, dal direttore della rete ammiraglia Stefano Coletta alla presentazione dei palinsesti del servizio pubblico, il fratello, l’attore acchiappa-ascolti delle fiction, Giuseppe (come preferisce in verità essere chiamato), non è da meno: dopo aver girato l’Italia con lo spettacolo, a gennaio sbarca in tv con la serata evento ‘Penso che un sogno così’, tra i ricordi di bambino e le canzoni di Domenico Modugno. Ma lo vedremo già in autunno, sempre sull’ammiraglia del servizio pubblico, nel tv movie ‘Gli orologi del diavolo’, un action crime in cui interpreta infiltrato quasi per caso nei narcos per quattro anni, abbandonato dallo Stato.
Tornando allo show di Rai1, in onda l’8 gennaio, è uno spettacolo dal vivo, che Giuseppe Fiorello costruisce per la Rai. Un adattamento televisivo per una serata evento tratta dallo spettacolo teatrale ‘Penso che un sogno così…’.Tra ricordi autobiografici e brani di Modugno, l’attore racconta due vite distanti, parallele e unite da tanti dettagli, a cominciare dalla somiglianza fisica fino a quella dell’anima: quella di suo padre, morto troppo presto a 58 anni, finanziere con la passione per Mimmo Modugno, e quella della voce di ‘Volare’. Da non dimenticare che la fiction sul cantante di Polignano a Mare ‘Volare – La grande storia di Domenico Modugno”, la miniserie che ha visto protagonista proprio Beppe Fiorello, nel 2013 aveva sbancato gli ascolti sfondando il muro degli 11 milioni di telespettatori (11.386.000 pari a uno share del 38.98%). “Domenico Modugno cambiò le sorti del paese con una canzone. Allargò le braccia e intonò: Volare. Il giorno dopo è scoppiato il boom economico del ’58. Ne sono certo – ha affermato più volte l’attore – grazie a quella canzone lì che dava l’immagine di un’Italia meravigliosa, positiva”.
La serata evento su Rai1 a gennaio ricalca in parte lo spettacolo che ne è seguito, con oltre 500 repliche. Il mito di Modugno rivive nei ricordi di un bambino siciliano, per arrivare poi al magico destino che lo ha scelto come interprete del grande cantante, con un sottofondo di canzoni tuttora attuali che hanno segnato momenti della sua vita, accompagnando prima i suoi sogni di ragazzo e poi le consapevolezze della maturità: “Più che uno spettacolo sarà un pezzo di vita… con tanta bella musica”. Gli ospiti della serata saranno parte del racconto di questa meravigliosa e divertente famiglia italiana.
La fiction che invece vedremo in autunno, ‘Gli orologi del diavolo’, è una coproduzione Rai Fiction e Picomedia con la Spagna. E’ tratta dall’omonimo libro scritto da Gianfranco Franciosi con Federico Ruffo, edito da Rizzoli. Al fianco dell’attore siciliano troviamo Claudia Pandolfi, Alvaro Cervantes, Nicole Grimaudo. Marco Merani (Fiorello) è un motorista nautico, ha un passato nelle gare off-shore e un presente da costruttore di barche alla foce del fiume Magra. Lo sanno tutti che è il migliore e lo sanno anche dei narcotrafficanti a cui farebbero comodo gommoni che corrono più delle motovedette dei carabinieri e della polizia. Marco chiede a Mario, suo amico poliziotto, come deve comportarsi. La polizia gli propone di collaborare con la giustizia per incastrare i boss di questo cartello italo-spagnolo. ‘El mecanico’, suo malgrado, si ritrova a indossare i panni di infiltrato speciale diventando un punto di riferimento per il giovanissimo Aurelio, geniale e astuto boss dell’organizzazione, che si affeziona a Marco come a un fratello. Ma, quando durante un’operazione in mare fra Italia e Spagna qualcosa va storto, viene arrestato dalla polizia francese e incarcerato. È certo che la polizia italiana chiarisca la sua posizione e attende fiducioso la liberazione, ma nessuno dall’Italia rivendica la sua copertura.