BRUXELLES – La Corte di Giustizia Ue ha dichiarato invalida la decisione della Commissione sull’adeguatezza della protezione offerta dal regime dello scudo Ue-Usa per la privacy, a causa del rischio rappresentato dai programmi di sorveglianza americani sulla protezione di questi dati. Il caso trae origine dalla denuncia di un cittadino austriaco, i cui dati furono trasferiti, in tutto o in parte, da Facebook Ireland verso server appartenenti a Facebook Inc., situati nel territorio degli Stati Uniti, ove sono oggetto di trattamento.
La Corte di giustizia Ue ha poi esaminato la validità della decisione 2010/87 relativa alle clausole contrattuali tipo per il trasferimento di dati personali a incaricati del trattamento stabiliti in Paesi terzi. Secondo la Corte, la validità di tale decisione non è rimessa in discussione dal solo fatto che le clausole, per il loro carattere contrattuale, non vincolano le autorità del Paese terzo verso il quale potrebbe essere effettuato un trasferimento di dati.