La carriera del segretario di Stato Mike Pompeo, che potrebbe correre per un seggio in Senato nel 2020 e per la Casa Bianca nel 2024, rischia di essere macchiata o compromessa dal “vizietto” di usare gli agenti della scorta per sbrigare faccende personali. Come portare il cane a spasso o alla tolettatura, passare in lavanderia o ritirare le ordinazioni da asporto al ristorante.
E’ su questi ed altri episodi che stava indagando Steve Linick, l’ispettore generale del Dipartimento di Stato silurato nei giorni scorsi da Donald Trump, su richiesta dello stesso Pompeo, secondo fonti del New York Times. Ora i democratici vogliono vederci chiaro ed accertare se si tratti di una delle purghe del tycoon per mettere a tacere uno scandalo che azzopperebbe uno dei suoi alleati più fedeli e imbarazzerebbe lo stesso presidente.
Per questo Eliot Engel, presidente delle commissione Esteri della Camera, e Bob Menendez, il democratico più alto in grado nella stessa commissione del Senato, hanno avviato un’indagine al Congresso ed hanno scritto una lettera alla Casa Bianca, al dipartimento di Stato e all’ufficio di Linick, chiedendo di conservare e consegnare tutti i documenti legati sulla vicenda.
Secondo la Cnn, intanto, l’Amministrazione Trump si appresta a sostituire anche il procuratore della capitale Tim Shea, che ha gestito le controverse mosse della fase finale del Russiagate contro Roger Stone e Michael Flynn, due stretti alleati del tycoon. In compenso, il ministro della Giustizia William Barr ha escluso, almeno per ora, l’avvio di un’indagine penale nei confronti dell’ex presidente Barack Obama e dell’ex vice Joe Biden, accusati da Trump di aver tramato contro di lui.