Anche la salute mentale, non solo quella fisica, è a rischio a causa della pandemia di coronavirus. Lo rileva Devora Kestel, direttrice del dipartimento salute mentale dell’Oms presentando un rapporto Onu sul tema. “L’isolamento, la paura, l’incertezza, le turbolenze economiche, tutti questi elementi causano o potrebbero causare sofferenze psicologiche”, ha aggiunto, giudicando probabile un aumento dei casi di malattie mentali, questione che i governi dovrebbero mettere “in primo piano”.
Il Covid-19, come l’Hiv, potrebbe diventare un virus endemico nelle nostre comunità e non scomparire mai. E comunque l’allarme pandemia è destinato a durare ancora a lungo. Le indicazioni arrivano dall’Oms per bocca di Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della Sanità. “Abbiamo un nuovo virus che entra nella popolazione umana per la prima volta e quindi è molto difficile prevedere quando riusciremo a prevalere su di esso”, ha spiegato Ryan nel briefing a Ginevra. “Questo virus potrebbe diventare solo un altro virus endemico nelle nostre comunità e potrebbe non scomparire mai. L’Hiv non è scomparso. Non sto confrontando le due malattie – ha sottolineato – ma penso sia importante essere realistici. Non credo che nessuno possa prevedere quando o se questa malattia scomparirà”. Certo, con un vaccino “potremmo avere una possibilità di eliminare questo virus, ma quel vaccino dovrà essere altamente efficace e disponibile per tutti. E dovremo usarlo”. Per quanto riguarda invece l’approdo alla cosiddetta ‘nuova normalità’, “bisogna fare ancora un lungo cammino”, ha avvertito l’esponente dell’Oms. “Noi non abbasseremo il livello di allarme fino a quando non disporremo di un significativo controllo del virus, di solidi sistemi di sorveglianza e di sistemi sanitari più forti”.